Considerato uno dei principali esponenti del cubismo tra gli anni Dieci e Venti, Roger de La Fresnaye (1885-1925) si distinse come straordinario interprete del suo tempo, tanto da guadagnarsi l’inclusione nella selezione di artisti imperdibili all’Armory Show, come riconosciuto anche da Picasso.
Il Museo d’arte Mendrisio gli dedica una vasta retrospettiva, la prima del genere in Svizzera e nel contesto culturale italiano. La mostra presenta un percorso che riunisce oltre cento opere provenienti dai più prestigiosi musei francesi e svizzeri, tra dipinti, sculture, disegni e importanti pubblicazioni originali e documenti.
Le opere più significative di La Fresnaye sono parte delle collezioni dei principali musei mondiali e, all’epoca, furono esposte in contesti prestigiosi come il Salon d’Automne, il Salon des Indépendants e l’Armory Show.
L’obiettivo della mostra è quello di riscoprire questa figura di spicco dell’arte dei primi del Novecento, attraverso un percorso espositivo che copre l’intera sua carriera: dagli esordi di derivazione simbolista e nabis, all’eccezionale produzione cubista, alla drammatica esperienza al fronte durante la Grande Guerra, fino alla rinascita di una figuratività arcaica e libera nei primi anni Venti. Il suo stile si distingue per forme eleganti e linee leggibili, differenziandosi dalle produzioni contemporanee di Picasso, Braque o Gris, e per una versatilità espressiva fuori dal comune.
L’esposizione offre l’opportunità di esplorare le molteplici sfaccettature che hanno contraddistinto la sua breve ma intensa carriera.
L’allestimento segue un ordine cronologico e tematico, presentando sezioni dedicate ai soggetti a lui più cari, come ritratti, paesaggi e nature morte. Viene inoltre approfondita la sua attività di illustratore, la sua esperienza al fronte e il suo rapporto con la malattia che ha segnato gli ultimi anni, mettendo in luce la sua evoluzione stilistica e aprendo nuovi orizzonti critici.
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