Casse pensioni: ottimi rendimenti nel 2024, ma con forti disparità

Post del: 03.06.2025

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Grazie all’andamento positivo dei mercati finanziari, le casse pensioni svizzere hanno registrato rendimenti eccellenti nel 2024, ma non tutti gli assicurati ne hanno beneficiato allo stesso modo. Le differenze tra gli istituti risultano infatti significative, secondo quanto emerge dal 25° studio periodico di Swisscanto, marchio della Zürcher Kantonalbank (ZKB).

Rendimenti medi al 4,3%, ma il divario tra casse resta ampio

In media, i capitali pensionistici sono stati remunerati con un interesse del 4,3%, il secondo miglior valore degli ultimi vent’anni dopo il 2021. Per confronto, il tasso minimo legale fissato dal Consiglio federale per la previdenza obbligatoria è dell’1,25%.

Tuttavia, il 10% delle casse meno generose ha versato solo l’1,75% ai propri assicurati, mentre il 10% più performante ha corrisposto un eccezionale 8,25%. Questo mostra quanto possa variare il rendimento ottenuto dagli assicurati, anche all’interno dello stesso sistema previdenziale.

Solide riserve e copertura al 117%

L’analisi Swisscanto indica anche che le riserve degli istituti previdenziali sono cresciute grazie alla performance positiva dei mercati. A fine 2024 il tasso di copertura medio era del 117%, il secondo livello più alto degli ultimi 25 anni. Un dato incoraggiante, soprattutto considerando la repentina ripresa seguita alla crisi di aprile 2025 che aveva colpito i mercati azionari.

Sempre più pensionati scelgono il capitale

Un altro dato interessante riguarda le preferenze dei nuovi pensionati:

  • 38% ha scelto il versamento dell’intero capitale
  • 39% ha optato per una rendita
  • 23% ha adottato una soluzione mista

Secondo Swisscanto, la scelta del capitale sembra motivata da fattori fiscali: la prospettiva di un possibile aumento dell’imposta sul prelievo di capitale spinge sempre più persone a preferire questa opzione. Sorprendentemente, il tasso di conversione non ha avuto un impatto rilevante sulla scelta: anche gli istituti con tassi bassi non hanno registrato un incremento significativo nei prelievi in capitale.

Più flessibilità e competenze finanziarie tra i motivi

Lo studio sottolinea inoltre che la preferenza per il capitale è più diffusa tra chi lavora nei settori finanziario e assicurativo, probabilmente per una maggiore familiarità con gli investimenti e il desiderio di gestire in autonomia il proprio patrimonio.

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