Post del: 10.06.2025
Il Consiglio federale ha annunciato la volontà di riformare profondamente la procedura in materia di diritto di famiglia, con l’obiettivo di semplificarla e renderla più adatta alle attuali dinamiche familiari, soprattutto in presenza di figli minori. Il cambiamento nasce da una crescente consapevolezza delle difficoltà che le famiglie affrontano in caso di separazione o divorzio e dalla necessità di garantire ai minori un quadro giuridico più chiaro, rapido e uniforme.
Il Consiglio federale ha rilevato che le forme di convivenza si sono trasformate profondamente negli ultimi decenni. Oggi molti bambini crescono in famiglie non tradizionali, spesso con genitori non sposati e talvolta non conviventi. Per rispecchiare questa realtà, è ormai indispensabile modificare anche la procedura giudiziaria che regola i rapporti familiari dopo una separazione.
L’intento dichiarato è quello di semplificare e velocizzare le procedure, prevedendo che i giudici, nella fase iniziale, tentino una mediazione rapida tra i genitori. Se il tentativo fallisce, si passerà a un procedimento prevalentemente verbale, che miri a regolare con celerità i rapporti familiari e ad alleggerire le tensioni.
Una separazione rappresenta un momento critico per ogni famiglia. Per questo motivo, il Consiglio federale vuole promuovere metodi alternativi di risoluzione dei conflitti, come la mediazione familiare. Trovare un accordo consensuale permette infatti di rafforzare il legame tra genitori e figli e garantire una maggiore stabilità nel lungo periodo.
La riforma mira anche a rafforzare l’approccio interdisciplinare, coinvolgendo nei procedimenti esperti di diverse aree, come psicologi e assistenti sociali, al fine di fornire supporto adeguato alle famiglie in situazioni delicate.
Uno degli aspetti centrali del rapporto riguarda l’attuale confusione di competenze tra giudici civili e autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA). Oggi, la ripartizione delle responsabilità dipende dallo stato civile dei genitori e dall’oggetto del litigio, generando incertezza e differenze procedurali non più giustificate.
Il Consiglio federale ritiene che sia necessario attribuire le decisioni in materia di minori ai giudici civili, indipendentemente dallo stato civile dei genitori, pur riservandosi di approfondire la questione nella fase successiva della riforma.
Le indicazioni contenute nel rapporto del 6 giugno 2025 rappresentano la base per un progetto di legge che sarà messo in consultazione pubblica entro la fine del 2026. I Cantoni e gli operatori del settore verranno attivamente coinvolti nella preparazione della riforma, affinché il nuovo quadro normativo sia realmente efficace e condiviso.
Con questa iniziativa, il Consiglio federale compie un passo importante per rendere il diritto di famiglia più equo, attento alle esigenze dei minori e capace di rispondere ai cambiamenti sociali in modo moderno e responsabile.
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