Il consumo moderato di alcol: tra scienza e percezioni mediatiche

Post del: 25.02.2025

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Il dibattito sugli effetti del consumo moderato di alcol è spesso caratterizzato da interpretazioni eccessive degli studi scientifici. Christian Wolfrum, professore di scienze dell’alimentazione presso il Politecnico federale di Zurigo (ETH), sostiene che il consumo moderato non debba essere demonizzato, evidenziando le difficoltà nel valutare gli effetti reali dell’alcol.

Le sfide della ricerca sulla nutrizione

Secondo il professor Wolfrum, gli studi nutrizionali presentano numerose distorsioni che rendono difficile trarre conclusioni definitive. A differenza delle ricerche farmaceutiche, in cui gli effetti di un preparato possono essere testati con precisione, gli studi sull’alcol spesso si basano su analisi di coorte che possono essere influenzate da bias significativi.

Un esempio citato dall’esperto è il cosiddetto “effetto cioccolato e premi Nobel”: in una statistica si può osservare che le nazioni con un alto consumo di cioccolato hanno anche un numero maggiore di premi Nobel, ma ciò non implica una relazione causale.

Analogamente, il legame tra consumo di alcol e benefici per la salute è complesso e non può essere semplificato in affermazioni assolute.

Distorsioni nei dati e difficoltà metodologiche

Gli studi sull’alimentazione spesso si basano su dichiarazioni soggettive delle persone, il che può portare a imprecisioni significative. Nel caso dell’alcol, si verifica frequentemente un “overreporting” o “underreporting” dovuto a pressioni sociali o desiderio di apparire migliori.

Inoltre, i gruppi di confronto tra bevitori moderati e astemi potrebbero includere individui che in passato hanno avuto problemi di salute correlati all’alcol, distorcendo i risultati finali.

Meta-analisi e conclusioni scientifiche

Una meta-analisi del 2022 ha esaminato gli effetti del consumo moderato di alcol su 140 patologie, evidenziando benefici su 49 malattie e effetti negativi su 25, tra cui ictus e demenza. Tuttavia, non esistono studi sperimentali che possano confermare con certezza la causalità di tali effetti.

Nel dicembre 2024, l’Accademia nazionale americana delle scienze ha pubblicato una ricerca su incarico del Congresso degli Stati Uniti, secondo cui il consumo moderato è associato a una leggera riduzione della mortalità complessiva.

L’effetto positivo osservato potrebbe derivare non solo dall’alcol in sé, ma anche da fattori sociali e psicologici, come un maggiore relax e interazioni sociali più frequenti.

Alcol: rischio e beneficio

Wolfrum sottolinea che ogni sostanza, se consumata in grandi quantità, può essere tossica, incluse vitamine e minerali. L’alcol, se assunto in eccesso, è certamente dannoso e può portare a dipendenza. Tuttavia, non ci sono prove definitive che un consumo moderato sia nocivo per la salute.

Pur riconoscendo i rischi legati alla dipendenza, il professore afferma che non vi sono motivi per condannare ogni singolo bicchiere di vino. “Non consiglierei di bere quotidianamente per ragioni di salute, ma non sono d’accordo con chi afferma che ogni bicchiere è già di troppo”, afferma Wolfrum.

La discussione sull’alcol è simile a quella sulla carne: per un certo periodo i media hanno presentato il consumo di carne come una delle principali cause di morte, salvo poi correggere il tiro alla luce di nuovi studi. Lo stesso sta accadendo con l’alcol, il cui consumo moderato è ancora oggetto di dibattito scientifico.

Conclusione

Il consumo di alcol rimane un tema complesso e ancora aperto dal punto di vista scientifico. Le evidenze attuali suggeriscono che, se assunto con moderazione, potrebbe non essere dannoso come spesso descritto nei media.

Tuttavia, ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere appieno i suoi effetti sulla salute e sul benessere generale.

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