Post del: 02.06.2025
Nonostante i tassi d’interesse favorevoli, in Svizzera si costruiscono troppo poche case. È quanto emerge da uno studio della banca Raiffeisen, che lancia l’allarme: la crescita demografica è più rapida della realizzazione di nuove case.
Negli ultimi anni, la costruzione di nuove abitazioni ha rallentato. Tra il 2004 e il 2017 si progettavano 7,3 nuove abitazioni all’anno ogni 10.000 abitanti. Tra il 2020 e il 2024 il numero è sceso a 5,5. Questo rallentamento non è sufficiente per coprire il fabbisogno legato alla crescita della popolazione.
Spesso per costruire nuove abitazioni si demoliscono quelle vecchie. Oggi, per ogni 100 nuove case, 17 vecchie vengono abbattute. Si tratta soprattutto di edifici datati, ma anche costruzioni degli anni ’60-’80.
Questa “densificazione” aiuta a creare più appartamenti, ma ha effetti negativi: scompaiono alloggi a buon mercato e si perdono risorse ambientali come l’“energia grigia” impiegata per costruire i vecchi edifici.
La scarsità di alloggi fa aumentare i canoni di affitto. L’offerta non riesce a soddisfare la domanda, spinta anche dall’immigrazione. Questo porta a una maggiore pressione sugli appartamenti esistenti e rende difficile trovare una casa a prezzi accessibili.
Nel 2024 sono state presentate domande per 3.400 abitazioni in più rispetto all’anno precedente (+7%). Tuttavia, secondo Raiffeisen, non sarà sufficiente a risolvere il problema. Anche se i tassi scendono, i limiti normativi e la scarsità di terreno edificabile ostacolano nuovi progetti.
Il mercato della proprietà è tornato vivace. In un anno, i prezzi delle case unifamiliari sono aumentati del 5%, quelli degli appartamenti del 3,5%. Molte famiglie riescono ancora a comprare casa usando risparmi previdenziali o anticipi ereditari. La tendenza al rialzo dei prezzi potrebbe continuare.
Molte aziende stanno chiedendo ai dipendenti di tornare in ufficio. Il lavoro da remoto è in calo rispetto ai livelli della pandemia. L’aumento della presenza fisica e della crescita occupazionale ha fatto tornare l’interesse per gli immobili a uso ufficio, le cui prospettive stanno migliorando.
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