Post del: 14.05.2025
In un mercato del lavoro sempre più dinamico e competitivo, emerge una tendenza sorprendente: per la maggioranza dei lavoratori in Svizzera, l’ambiente di lavoro è più importante dello stipendio. È quanto rivela un recente studio realizzato da swissstaffing in collaborazione con gfs-zürich, che ha coinvolto 1204 persone in età lavorativa e ha indagato le priorità occupazionali delle diverse fasce d’età.
Il dato chiave? Il 68% degli intervistati considera l’ambiente lavorativo il criterio più importante, superando persino il fattore retributivo, che si attesta al secondo posto con il 63%. Anche la flessibilità, in termini di orario e luogo di lavoro, viene indicata dal 47% degli intervistati come un requisito ormai irrinunciabile.
Lo studio mette in luce differenze marcate tra generazioni: la Generazione Z (i nati tra metà anni ’90 e 2010) ricerca soprattutto sicurezza e retribuzione, mentre gli over 50 preferiscono autonomia, significatività e flessibilità. Due mondi diversi, cresciuti in contesti economici differenti, che oggi convivono nello stesso mercato del lavoro ma con aspettative opposte.
L’attenzione della Generazione Z verso la sicurezza del posto di lavoro è fortemente influenzata dalle crisi economiche vissute durante la crescita e da un mondo del lavoro percepito come instabile. Questo ha generato un bisogno diffuso di stabilità e protezione finanziaria, spingendo i giovani a puntare su posizioni fisse e ben retribuite. Allo stesso tempo, sono consapevoli del proprio valore in un mercato segnato dalla carenza di lavoratori qualificati, e non esitano a chiedere salari competitivi.
Di segno opposto è l’approccio degli occupati over 50, cresciuti in un’epoca di stabilità economica e oggi alla ricerca di modelli occupazionali più liberi, che offrano autodeterminazione e senso. Dopo decenni di lavoro, queste persone valorizzano il tempo libero, l’equilibrio tra vita e professione e la possibilità di scegliere come e quando lavorare. In molti casi, possono permetterselo grazie a una posizione retributiva già consolidata.
Una seconda indagine, condotta su 509 aziende svizzere, evidenzia una discrepanza tra i valori aziendali e le aspettative dei lavoratori. Solo il 53% dei datori di lavoro ritiene che un buon ambiente di lavoro sia un punto di forza della propria impresa, mentre appena il 44% valorizza la retribuzione come leva attrattiva. Molte aziende puntano piuttosto su gerarchie piatte e strutture snelle, elementi che risultano meno rilevanti per i lavoratori.
Questa divergenza rischia di compromettere l’attrattività delle aziende in un momento storico in cui la carenza di personale qualificato è sempre più marcata, complice l’evoluzione demografica. Per rimanere competitive, le imprese devono ripensare le proprie strategie di reclutamento e fidelizzazione, valorizzando ciò che i lavoratori in Svizzera chiedono davvero: ambiente positivo, stipendi equi e modelli flessibili.
In questo contesto, il ruolo dei prestatori di personale emerge con crescente importanza. Lo conferma un dato significativo: il 60% delle aziende con oltre 5 dipendenti ha già utilizzato il lavoro temporaneo come strumento per affrontare carenze di organico. Attraverso reti qualificate e una conoscenza approfondita del mercato, i prestatori aiutano le imprese a trovare profili adeguati e a gestire con flessibilità le richieste operative.
Il lavoro temporaneo rappresenta anche una via d’accesso al lavoro stabile: per molti lavoratori è il primo passo verso un’assunzione fissa. Le aziende, dal canto loro, possono testare le competenze sul campo prima di formalizzare l’ingresso nel team, riducendo così i rischi e i costi legati al reclutamento.
Anche i lavoratori in Svizzera apprezzano il supporto: il 60% dei 5018 lavoratori temporanei intervistati dichiara di essere soddisfatto del fatto che sia l’agenzia a cercare per loro il posto adatto.
Il mondo del lavoro in Svizzera sta attraversando una trasformazione profonda. Le priorità stanno cambiando, le nuove generazioni chiedono stabilità, le più esperte vogliono libertà, e tutte convergono sull’importanza di un ambiente positivo e umano. Le aziende che sapranno ascoltare queste esigenze saranno quelle in grado di attrarre e trattenere i migliori talenti nei prossimi anni.
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